Dammi una diagnosi e ti dirò chi sono
diSempre più spesso si cerca di dare un nome al proprio malessere, per sentirsi come gli altri ma anche per avere un “protocollo di cura” certo e incontrovertibile da seguire
Sempre più spesso si cerca di dare un nome al proprio malessere, per sentirsi come gli altri ma anche per avere un “protocollo di cura” certo e incontrovertibile da seguire
La sorte dell’orsa Jj4 appassiona l’opinione pubblica. Come in occasione di famosi processi, colpevolisti e innocentisti si schierano a difesa intransigente delle proprie posizioni
Molti genitori, che non vogliono deludere i figli adolescenti e ne subiscono il ricatto affettivo, sono incapaci di dire di no alle loro richieste, anche quando siano espressione di fantasie di onnipotenza, abdicando alla propria funzione educativa. E’ importante prestare un ascolto attento a ragazzi impegnati nel travaglio adolescenziale, senza tuttavia prendere troppo sul serio le loro pretese.
Se la narrazione presuppone che ci sia un narratore che dà la sua impronta al discorso, il racconto abbraccia una varietà di generi. E parla anche di un viaggio dentro di sé
Dare una forma e un senso al proprio dolore sembra sempre più difficile, in una società che con la morte e la sofferenza riesce sempre meno a fare i conti”. Una società che non accoglie il limite e la fatica connessa, che fa del dolore una vergogna e una colpa.
Due salvataggi, due modi di affidarsi – completamente – per riprendere in mano la propria esistenza. In senso letterale, nella storia (vera ) del salvataggio di tredici ragazzi da una grotta, raccontata dal film “Tredici vite” e in senso metaforico, nel racconto di un percorso di psicanalisti e riscoperta di sé nel libro “Le parole per dirlo”
Con la dimensione della solitudine tutti i membri del genere umano devono misurarsi dal momento in cui entrano nell’età adulta come individui liberi, autonomi e responsabili. Altra cosa è la solitudine sociale che affligge il nostro tempo, in cui le relazioni umane sembrano impoverirsi, sempre più sostituite dai rapporti disincarnati offerti dai social
In una ipotetica serie di lezioni, tutti i consigli per vivere al meglio la terza età: non imitare i giovani, liberarsi di ciò che è inessenziale, restituire quanto ricevuto dalla vita passando il testimone, rinunciare all’onnipotenza a favore del senso del limite
Ricorriamo alla ragione quando l’imprevedibile ci spaventa, quando le salite sono troppo faticose e le discese troppo ripide. Ma la ragione non può tutto e, in certi casi, può illuderci di poter stendere tutte le pieghe, ma è altro che ci servirà
Lettera aperta ad adolescenti che si sentono incompresi. Incerti e ansiosi, nonostante atteggiamenti spesso spavaldi e ribelli, hanno bisogno di essere ascoltati da genitori anch’essi incerti e disorientati, spesso incapaci di interpretare il proprio ruolo.