Fotografia che ritrae un pupazzo di neve con una cinciallegra poggiata sulla "mano" del "braccio" destro, in realtà un rametto d'albero.

Apologia dell’inutile

Siamo sempre più abituati a cercare l’utilità, la praticità, quel che serve. Ma se ben guardiamo, è proprio nell’inutilità che possiamo trovare lo spazio della nostra presenza più vera. Come ci insegnano i bambini e gli anziani.

Fotografia che ritrae, su sfondo bianco, un giovane molto magro, gracile e per niente muscoloso, a petto nudo, con un guantone da box rosso sul pugno destro, un parapugni rosso in testa, occhiali con montatura nera e un’espressione di sfida. Ha il braccio sinistro piegato davanti al torso e con la mano sinistra indica l’esile bicipite del proprio braccio destro.

È il momento di elogiare l’impotenza

Nella nostra società anche l’ingresso in una scuola o in una università, che dovrebbero essere i luoghi dell’educare e dell’apprendere, diventa un obiettivo da raggiungere. Ecco che torna preponderante la necessità di partire dalla propria debolezza e dalla propria fragilità per ritrovare il senso.

Fotografia che ritrae, di profilo, una giovane donna che fronteggia un poliziotto gridandogli qualcosa con un'espressione arrabbiata.

Il diritto di potersi arrabbiare

Un episodio accaduto a un’ospite di una delle comunità Lighea apre una riflessione importante: una persona con diagnosi psichiatrica ha il diritto di arrabbiarsi come chiunque altro se subisce un comportamento che giudica irrispettoso? Quanto continuiamo ancora oggi a definire una persona per la sua malattia, il tutto con una parte?