In un laboratorio di scrittura creativa abbiamo ricomposto, trasformato e generato nuove parole che fan parlar di sé. E che hanno riservato sorprese.
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E tu, che Gallagher sei?
Una serie TV acclamata, “Shameless”, che offre l’opportunità di un’identificazione emotiva forte non tanto in un unico personaggio, quanto nell’emozione stessa, evitando la tentazione di decidere cosa (e chi) è giusto o è sbagliato
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Per non perdersi nella vita di tutti i giorni può servire anche una serie tv
In una serie su Netflix un professore di filosofia e una classe di liceali sono alle prese con le questioni della vita. A cosa servono i grandi pensatori del passato?
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Olfatto o vista? Un fragrance influencer dallo psicologo
Esistono davvero, abbinano profumi a volti e personalità. Ma non c’è solo questo e dietro al profumo, all’odore, si può trovare molto di più.
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Figli di genitori separati: serve guardare oltre le crepe
Nella serie di riflessioni su separazioni e divorzi, serve guardare al punto di vista dei figli e al loro coinvolgimento. Alessandra ha vissuto alle soglie dell’età adulta la separazione tra i suoi genitori, trovandosi così a rimettere in discussione ruoli e posizioni familiari.
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Troppe gambe per camminare ti fanno inciampare
Anche il monologo della serie tv Mental ci insegna che prendere troppo sul serio gli adolescenti, li spaventa. E a darne conferma è Esopo, scrittore greco antico noto per le sue favole
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Clima e adolescenza, se non parlassimo solo di crisi?
Di consueto riteniamo il clima come quel complesso di condizioni metereologiche che caratterizzano una località o una regione nel corso dell’anno e il cambiamento di quelle condizioni come crisi climatica. La scrittrice Rebecca Solnit dà una prospettiva differente su come affrontare tale modificazione, traducibile metaforicamente anche per l’adolescenza.
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Penso a Pirandello per comprendere la complessità umana
Sommario: Immersi nella realtà virtuale e nel caos della vita quotidiana, ora più che mai, possiamo rileggere i discorsi tra adulti attraverso le riflessioni di Pirandello, raccolte nel romanzo “Uno, nessuno, centomila”.
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Nell’età del consumismo è ancora possibile trasformare gli oggetti in cose
In una società sempre di corsa, la possibilità di riflettere arriva quando siamo costretti all’attesa, come accade alla fermata del tram. Dove, magari, ci troviamo a pensare alle potenzialità che hanno gli oggetti di rendere la nostra realtà più espressiva