Beppe Grillo è stato il grande sponsor del Movimento 5 Stelle che, vaffa dopo vaffa, ha portato al governo. È senza dubbio un grande professionista della comicità, ma è responsabile di una deriva pericolosa nell’uso di un linguaggio eccessivo e senza inibizioni che, grazie a lui, è migrato dallo spazio dello spettacolo, che gli compete, in quello della dialettica politica e si è radicato pure in ambito istituzionale. Parla anche con il corpo: la testa leonina, il passeggio in tuta da sub, l’attraversamento a nuoto dello Stretto sono ormai icone dell’immaginario collettivo. Grillo, Sturm und Drang, luciferino funambolo della parola, cosa nasconde sotto i furori istrionici? Cosa esprime la sua…
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Psicopatologia dei politici: Salvini non ha l’inconscio
O Capitano, mio Capitano. Matteo Salvini non ci mette solo la faccia, come attualmente si usa dire, ma tutto intero il suo corpaccione. È un politico genuino, oserei dire ruspante, un uomo che si è data la missione di proteggerci dai cattivi: i brutti musi neri con la vocazione allo stupro che insidiano le nostre donne, i barbari che vogliono la nostra roba (e che grazie a lui potremo finalmente accogliere a fucilate), i miserabili che sconciano le nostre piazze e le nostre stazioni, le ONG che lucrano sui migranti, l’odiata casta dei banchieri, dei burocrati, degli economisti, degli accademici, dei giornalisti, degli intellettuali… la perfida Bruxelles. In altri tempi…
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Psicopatologia dei politici: Di Maio si sente assediato
Chiama a raccolta i suoi e li esorta a formare la testuggine romana: i seguaci del Movimento che ha sempre orgogliosamente rifiutato di chiamarsi partito hanno scoperto di essere arruolati in un esercito.
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Ministri che le sparano grosse, presidenti che si fanno piccoli
Piccolo saggio di psicopatologia dei nostri nuovi politici: cominciamo con Toninelli, Conte e Tria
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Politici senza figli? Prima facevano paura, adesso li vogliono tutti
Vanno di moda i "childless leaders" come la Merkel, la May, Gentiloni e Macron, meno attaccabili, se non altro, dalla piaga del nepotismo
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Alla fine di tutte le scissioni un uomo solo al comando: Arturo
Il provocatorio personaggio inventato da Gazebo ben rappresenta lo sfacelo di una classe politica ormai incapace di aggregazione