Viviamo nel tempo della competizione permanente, che propina come paradigma il principio di prestazione: siamo obbligati a correre veloci e a diventare macchine performanti, dimenticandoci perfino che potremmo inciampare. Ma perché siamo portati a trascurare l’esistenza della caduta? O meglio, perché vogliamo dimenticarcene? E quanto è importante, a scuola, imparare a cadere?
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Giovani, una generazione troppo influenzabile?
L’attrazione verso il fascino del “male” non è cosa recente, ma il male criminale e mafioso di alcune serie tv ormai culto colpisce in particolar modo. Quanto sono influenzabili le nuove generazioni che si mostrano così tanto affascinate dai personaggi di Gomorra o Mare fuori?