Dammi una diagnosi e ti dirò chi sono
diSempre più spesso si cerca di dare un nome al proprio malessere, per sentirsi come gli altri ma anche per avere un “protocollo di cura” certo e incontrovertibile da seguire
Sempre più spesso si cerca di dare un nome al proprio malessere, per sentirsi come gli altri ma anche per avere un “protocollo di cura” certo e incontrovertibile da seguire
La sorte dell’orsa Jj4 appassiona l’opinione pubblica. Come in occasione di famosi processi, colpevolisti e innocentisti si schierano a difesa intransigente delle proprie posizioni
Molti genitori, che non vogliono deludere i figli adolescenti e ne subiscono il ricatto affettivo, sono incapaci di dire di no alle loro richieste, anche quando siano espressione di fantasie di onnipotenza, abdicando alla propria funzione educativa. E’ importante prestare un ascolto attento a ragazzi impegnati nel travaglio adolescenziale, senza tuttavia prendere troppo sul serio le loro pretese.
Chi è il personaggio che si è distinto per il suo geniale anticonformismo, per la sua stravaganza, ingegno, bizzarria e genialità in quest’ultimo anno? C’è qualcuno che a parer vostro ha usato un pizzico di follia, un’intuizione apparentemente assurda per risolvere un problema o per affrontare una situazione?Mandate le vostre candidature per proclamare il vincitore (o la vincitrice) dell’edizione 2023
L’amore della letteratura è sofferenza, struggimento, una freccia scoccata nonostante tutto, a cui non ci si può sottrarre. Com’è che questa visione dell’amore si sposa con il quotidiano che viviamo?
Di consueto riteniamo il clima come quel complesso di condizioni metereologiche che caratterizzano una località o una regione nel corso dell’anno e il cambiamento di quelle condizioni come crisi climatica. La scrittrice Rebecca Solnit dà una prospettiva differente su come affrontare tale modificazione, traducibile metaforicamente anche per l’adolescenza.
Se la narrazione presuppone che ci sia un narratore che dà la sua impronta al discorso, il racconto abbraccia una varietà di generi. E parla anche di un viaggio dentro di sé
Dare una forma e un senso al proprio dolore sembra sempre più difficile, in una società che con la morte e la sofferenza riesce sempre meno a fare i conti”. Una società che non accoglie il limite e la fatica connessa, che fa del dolore una vergogna e una colpa.